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In occasione della giornata mondiale dei DIRITTI DEI BAMBINI E DELLE BAMBINE

 

 

I DIRITTI DEI BAMBINI

Parlare dei diritti dell’infanzia è molto importante perché purtroppo di anno in anno continuano ad aumentare il lavoro minorile, i maltrattamenti e altre violazioni dei diritti dei minori.Ci sono bambini che devono andare in guerra, altri che muoiono di fame ed altri che devono lavorare.

Nel 1923 a seguito della prima guerra mondiale e delle conseguenze sui bambini, la fondatrice di Save the Children scrive il primo documento sui diritti: la carta dei diritti del bambino.

Diritto significa che è stabilito dalla legge e quindi va rispettato. Molti sono quelli di cui tutti i bambini dovrebbero godere, tra cui:

- il diritto al gioco,

- il diritto di avere un nome,

- il diritto di avere una casa,

- il diritto all’uguaglianza,

-  il diritto di essere curato,

- il diritto all’istruzione,

- il diritto di essere informati e poter esprimere le proprie idee,

- il diritto di avere una famiglia,

- il diritto di professare la propria religione,

- il diritto di essere amati, compresi e protetti.

L’ONU nel 1989 ha emesso la dichiarazione dei diritti del fanciullo dalla quale è stata creata una Convenzione Internazionale a cui hanno partecipato i rappresentanti dei governi, l’Unicef e altre associazioni come l’Amnesty International. L’impegno di tutta la comunità internazionale è fondamentale. Tradurre questo impegno in azione per migliorare la vita di miliardi di bambini del nostro pianeta è un compito che ciascuno ha il dovere di rispettare.

Questa carta è inviolabile e disciplina i diritti civili, politici, sociali, economici e culturali dei bambini.

Nella giornata mondiale dei diritti dell’infanzia, che si celebra il 20 novembre, anche noi in classe abbiamo voluto sottolineare l’importanza di questo argomento facendo dei disegni tutti colorati.

Consapevoli del fatto che ancora oggi in molti paesi soprattutto sottosviluppati, le condizioni di molti bambini sono precarie, noi speriamo che presto possano godere anche loro di una vita dignitosa e adeguata alla propria età.

 

                                                                             Silvia Bonasera e Laura Saraceno                         CLASSE 1^ B

Scuola Secondaria

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