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Il carnevale augustano

di Francesco Petracca 2 A 

Prof.di lettere Roberta Oteri

 

Le città sono un insieme di molte cose: di memoria, di desideri, di segni di un linguaggio; le città sono posti di cambiamento, come spiegano tutti i libri di storia dell’economia, ma questi cambiamenti non sono solamente di merci, sono cambiamenti di parole, di desideri, di ricordi.

Italo Calvino

tratto da "Le città invisibili"

 

Sapere e sapori

Recupero e conoscenze degli usi, costumi e tradizioni del nostro territorio.

Sapevate che le persone più anziane ricordano che ad augusta dopo la festa di San. Sebastiano che ricorre il 20 gennaio, i ragazzi usavano fare segni con gessetti colorati sugli abiti dei passanti ;questo preannunciava il carnevale secondo il detto :san Mmastiano maschiri “ n chianu”.Il carnevale viene festeggiato dal giovedì grasso al martedì grasso, ossia l’ultimo giovedì e l’ultimo martedì prima dell’inizio della quaresima. Di solito ci si mascherava in modo buffo e venivano fatti pupazzi di paglia a cui si appendevano per collane salsiccie che venivano consumate la sera del martedì. Negli anni 30-40 i <<giovanotti>> andavano in giro in carrozza per le vie del paese e portavano con sé, oltre ai soliti coriandoli, dei sacchetti di cioccolate uniche venivano lanciati alla ragazza del cuore per esprimerle il loro amore. Infatti,aprendo il cioccolatino veniva trovato un biglietto con un messaggio amoroso. Con il passare del tempo le tradizioni sono un po' cambiate ad esempio le carrozze sono state sostituite da grandi carri allegorici sovrastati da figure costruite in cartapesta, che in genere rappresentano in maniera ironica alcun eventi di attualità. La tradizione gastronomica prevede la preparazione delle chiacchiere e di una pasta fresca. Le chiacchiere hanno una forma di una striscia ;sono gatte con uno impasto di farina che viene fritto o cotto al forno e poi spolverato di zucchero a velo. La pasta fresca invece consiste in maccheroni a i 5 puttusa (buchi) conditi con ragù di maiale.

 Carnevale
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