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IL CORAGGIO DI UNA BAMBINA

 

Malala Yousafzai è una giovane attivista pakistana che all'età di 11 anni è diventata celebre per il blog, da lei curato per la BBC, nel quale documentava il regime dei talebani pakistani, contrari ai diritti delle donne e l'occupazione militare del distretto dello Swat.[3][4] È stata nominata per l'International Children's Peace Prize.

Il 9 ottobre 2012 è stata gravemente colpita alla testa da uomini armati saliti a bordo del pullman scolastico su cui lei tornava a casa da scuola.[5] Ricoverata nell'ospedale militare di Peshawar, è sopravvissuta all'attentato dopo la rimozione chirurgica dei proiettili. Ihsanullah Ihsan, portavoce dei talebani pakistani, ha rivendicato la responsabilità dell'attentato, sostenendo che la ragazza “è il simbolo degli infedeli e dell'oscenità”; il leader terrorista ha poi minacciato che, qualora sopravvissuta, sarebbe stata nuovamente oggetto di attentati. La ragazza è stata in seguito trasferita in un ospedale di Birmingham che si è offerto di curarla.

Il 12 luglio 2013, in occasione del suo sedicesimo compleanno, parla al Palazzo di Vetro a New York, indossando lo scialle appartenuto a Benazir Bhutto e lanciando un appello all'istruzione delle bambine e dei bambini di tutto il mondo.[7] Davanti all’assemblea, Malala aveva spiegato che “i libri e le penne sono le armi più potenti” e che “l’educazione è l’unica soluzione”. Parlando del suo attentato, si era anche rivolta direttamente ai talebani, chiarendo che “se pensavano di farci tacere con l’uso dei proiettili, non ci sono riusciti”.

Il 10 ottobre 2013 è stata insignita del Premio Sakharov per la libertà di pensiero.[8] L'annuncio è stato dato dal presidente del Parlamento europeoMartin Schulz, che l'ha motivato dicendo che è una ragazza eroica e ricca di spirito.[9] Il premio le è stato consegnato in occasione della sessione plenaria di novembre, a Strasburgo, il 20 novembre 2013.

Il 10 ottobre 2014 è stata insignita del premio Nobel per la pace assieme all'attivista indiano Kailash Satyarthi, diventando con i suoi diciassette anni la più giovane vincitrice di un premio Nobel. La motivazione del Comitato per il Nobel norvegese è stata: “per la loro lotta contro la sopraffazione dei bambini e dei giovani e per il diritto di tutti i bambini all'istruzione”.

(EN)

«I don't mind if I have to sit on the floor at school. All I want is education. And I'm afraid of no one.»

(IT)

«Non mi importa di dovermi sedere sul pavimento a scuola. Tutto ciò che voglio è istruzione. E non ho paura di nessuno.» 

Molte scuole l'hanno menzionata il 20 novembre 2014 per la giornata nazionale dei diritti dei bambini e delle bambine.[11][12] Un'associazione di scuole private pakistane ha indetto contro di lei il "I am not Malala day" .

Secondo noi Malala e  le altre donne sono state coraggiose perché hanno combattuto e affrontato le situazioni difficili anche del loro paese in modo ammirevole.Malala disse infatti che con una penna e un foglio si può cambiare il mondo e lei ha combattuto per avere un’ istruzione .Tutti  dovremmo prendere esempio da queste grandi imprese compiute da queste grandi eroine.

Maiolino Bianca

Paterna Veronica

Yousafzai

in altre occasioni ha detto di voler creare da grande un partito politico e darsi da fare per le ragazze della sua zona. I talebani del Pakistan l’avevano da tempo inserita in un elenco di persone da colpire perché responsabili della diffusione del “secolarismo” nella zona. Il portavoce dei talebani, dopo aver rivendicato l’aggressione del 2012, aveva detto che Malala

 

Yousafzai si è resa responsabile di “oscenità” che andavano “fermate”.

ALTRE GRANDI DONNE CHE HANNO FATTO LA STORIA

Evita Peron È stata un’attrice, politica, sindacalista e filantropa argentina. Divenne potente all'interno dei sindacati pro-peronisti, perorando la causa dei diritti dei lavoratori e dei più poveri.

Elisabetta I d’Inghliterra

È stata regina d’Inghilterra e d’Irlanda ed è considerata da molti la più grande regina che l’Inghilterra abbia mai avuto. È grazie a lei se l’Inghilterra è diventata una potenza mondiale.

Rosa Parks

È stata un’attivista statunitense figura-simbolo del movimento per i diritti civili, famosa per aver rifiutato nel 1955 di cedere il posto su un autobus a un bianco, dando così origine al boicottaggio degli autobus a Montgomery e ponendo l’accento sulla lotta per la discriminazione razziale.

 

Coco Chanel

Ha fatto la storia della moda, rivoluzionando il concetto di stile ed eleganza e creando tutto dal nulla. Cresciuta in orfanotrofio, imparò lì a cucire.


Rita Levi Montalcini

È stata una neurologa e senatrice a vita italiana, Premio Nobel per la medicina nel 1986. Le sue scoperte ne hanno fatto di una delle scienziate italiane di maggior pregio. Tra i tanti meriti è stata la prima donna a essere ammessa alla Pontificia Accademia delle Scienze.

Margherita Hack

Margherita Hack è stata una delle menti più brillanti della comunità scientifica italiana contemporanea. Ha condotto studi importantissimi nell'ambito dell’astrofisica. Prima donna a dirigere un osservatorio astronomico in Italia, ha contribuito alla divulgazione della materia e alla ricerca con lo studio e la classificazione di diverse categorie di stelle.

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