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Favole

L’inconsapevole bullo

 

Un leone giocava con un serpente, un giaguaro, una giraffa e una pantera. Andavano a caccia insieme ed erano molto amici.

C’era un problema però: il leone si divertiva a graffiare gli amici, e non era consapevole della loro sofferenza. Ogni giorno si accumulava dolore nei corpi degli amici del leone, così tanto che il giaguaro voleva andarsene dal gruppo, senza dirlo agli amici.

Un giorno, la saggia gufa, colei che tutto osserva, chiamò il leone che, inconsapevole dell’accaduto, si accorse del dolore fatto agli amici, e si scusò, sperando che i graffi fatti giorno dopo giorno, prima o poi, si sarebbero rimarginati, anche se sapeva che le cicatrici sarebbero rimaste per sempre.

 

Questa favola insegna a guardarsi da un'altra prospettiva.

 

                                                                                                                   LEONARDO 1^C

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Basta parlare per risolvere tutto

Un giorno, in un boschetto lontano lontano, vivevano tanti animali tra cui Porcellino e Scoiattolo.

Il piccolo Porcellino se ne stava tanto bravo davanti a tutti e poi, quando era solo con Scoiattolo lo picchiava fino a strappargli tutti i peli.

Alcuni amici di Scoiattolo, da spettatori, se ne stavano zitti, ma altri si ribellavano e parlavano di quanto accadeva senza il timore di essere picchiati a loro volta.

Un giorno Porcellino arrivò pieno di lividi: - Che cos’è successo? - chiesero in coro.

Si chiedevano: - Chi sarà stato a combinarlo così? -

Era stato lui a colpirsi perché aveva capito che quello che aveva fatto non era giusto né per lui né per Scoiattolo.

Tutti ridiventarono suoi amici: Porcellino aveva capito che per risolvere tutto basta parlare.

Porcellino andò da Scoiattolo, gli porse più volte le sue scuse e gli chiese con insistenza di fare pace.

Da quel momento Porcellino e Scoiattolo diventarono migliori amici.

 Daniele 1^C

Il micetto e il bassotto

In una casa di campagna viveva una famiglia che aveva un bassotto, un micetto e la sua mamma. Ogni volta che il gattino si allontanava dalla madre per giocare, il bassotto ne approfittava per stuzzicarlo: gli tirava la coda, lo mordicchiava sulle orecchie e gli pestava le zampe.

Tutto ciò avveniva sotto la vista del padroncino che non faceva nulla per aiutarlo.

Un giorno il micetto, stanco di tutte quelle angherie, si prese di coraggio e raccontò tutto alla sua mamma. Mamma gatta, arrabbiatissima, intimò al bassotto di non permettersi più di toccare il suo micino.

Il bassotto, spaventato, se ne andò.

La favola insegna che non si deve stare a guardare atti di bullismo senza aiutare chi si trova in difficoltà, altrimenti si diventa complici dei bulli.

 

Doriana 1^C

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Rinchiusa in ascensore

 

Un giorno una bambina di nome Gloria prese l’ascensore perché voleva andare a giocare in cortile con i suoi amici.

Un bullo che c’era nel suo palazzo, prese a pugni l’ascensore che si bloccò.

Gloria si spaventò e si mise a gridare però non la sentì nessuno. Suonò l’allarme e i genitori la sentirono. Erano molto impauriti per quello che era successo alla loro figlia, e quindi chiamarono i pompieri che la liberarono.

La bambina corse subito dai suoi genitori ad abbracciarli. Poi corsero su per le scale e andarono a casa del bullo a rimproverarlo e a raccontare ai suoi genitori che l’aveva bloccata nell'ascensore.

I genitori del bullo rimproverarono aspramente il figlio e lo misero in punizione.

La morale della favola e che con le giuste correzioni i ragazzi possono smettere di fare i bulli.

Gloria  1^C

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